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Daily Camp.

By Pubblicato Febbraio 10, 2020

 

Si ricomincia a scrivere dopo tanto tempo! Beh, per chi non lo sapesse lo scrivere è la prima delle passioni del sottoscritto, quindi non è una novità. Stavolta, però, anziché riflettere su cose che avvengono ad altri, credo che presenterò un po’ una storia (che è poi quello che preferisco fare).

 

Dunque, quando si scrive qualcosa del genere sono due le cose da cui iniziare. Da una parte abbiamo il luogo in cui la nostra storia si svolge (nel nostro caso è una scuola); dall'altra bisognerebbe presentare i personaggi. Anche qui, però, una piccola parte del mio lavoro è già stata svolta da altri, temo! Per conoscere i “miei” personaggi infatti basterebbe non essere pigri e navigare un po’ sul sito da cui mi state leggendo. I personaggi di cui parlo infatti sono piuttosto conosciuti da queste parti!

 

Se spulciate un po’ tra i menù del sito della Camp Academy li troverete senza problemi nella sezione “Speaker”.

 

Nonostante ciò direi che un recap sia doveroso. Presentiamo prima i personaggi, quindi!

 

Alex. A proposito di “casinari”, Alex in questo senso è un veterano. Ho sempre trovato avesse un carattere completamente opposto al mio, eppure è spesso capace di accattivarsi le persone con il suo modo di fare. Non saprei come descriverlo meglio se non dicendo che probabilmente il mondo della comunicazione è veramente il suo ambiente, e lui ci si muove con una certa nonchalance. Come riconoscerlo? Beh, tranquilli! Basta un solo attimo in trasmissione per capire chi lui sia!

 

Dodo. L’ho sempre visto un po’ come l’adulto del gruppo, quello che scherza senza urtare la suscettibilità di nessuno e che cerca di essere il meno serio possibile quando è possibile. Trovo sia una persona riflessiva e anche profonda in alcuni ragionamenti, per quanto cerchi di darlo a vedere il meno possibile. È insomma il tipo a cui chiederei se avessi bisogno di sfogarmi in qualche modo. In più è la migliore spalla comica della Camp, che altro c’è da aggiungere?

 

La Mela. La voce più magnetica del nostro palinsesto, e questo direbbe tutto se non fosse che è anche la Iron Lady del gruppo. Decisa e ansiosa insieme qualche volta mi è sembrata una contraddizione vivente, ma questo probabilmente fa parte del suo fascino. È una delle persone della Camp che più mi incuriosisce perché ha sempre qualcosa da dire e quel qualcosa è ogni volta un punto di vista che, devo ammetterlo, io stesso non avevo considerato.

 

Lauretta. Il modo migliore che ho di descrivervi Lauretta è quello di considerarla un tifone in miniatura. Veloce sotto ogni punto di vista, è la persona che meno riuscirei ad immaginare triste in questo mondo. Certe volte, ascoltandola, penso quasi che faccia un incantesimo alle persone talmente forte da tenerle legate a lei dall’inizio alla fine del suo discorso. Se la Mela è la nostra Iron Lady, Lauretta è sicuramente la nostra Show Girl, e tanto basta per darvi un’idea di chi sia!

 

Paolino. E a proposito di show, ecco il nostro cordiale Paolino di quartiere. Che dire? Se fossi io a decidere, gli farei presentare praticamente ogni possibile spettacolo. Paolino è sia una persona che un personaggio, riesce ad essere sé stesso in qualunque circostanza, dal momento in cui calca un palco al momento in cui si unisce a una semplice tavolata. Lui è decisamente l’elegante presentatore del sabato sera della Camp.

 

Salvo. Se i momenti di risate che ho passato alla Camp avessero un nome, quello sarebbe il nome di Salvo. Il presentatore che si presenta con “Salve sono Salvo” dice praticamente tutto di sé in questo quasi degradante gioco di parole. Sentire la voce di Salvo in radio è la garanzia di un’ora di stacco da tutto. Al di là di quello che si potrebbe pensare ascoltandolo è un tipo di persona complessa da comprendere. Ha sempre detto di avere un piano in testa per se stesso e per il suo umorismo, il dramma è che non ho ancora capito se lui lo conosce!

 

Valentina. Credo che se non avessi conosciuto Valentina, molti dei miei ragionamenti degli ultimi mesi avrebbero preso derive pericolose. Non sono sicuro che lei se ne renda conto ma certe volte in un discorso appare quasi come la voce della ragione. Se sentite in radio una voce pacata e diretta, non potete sbagliare, quella è Valentina che vi ricorda che ragionare tra uno “sclero” e l’altro non fa che bene.

 

 

La Rossellaa. È l’ultimo acquisto del gruppo. Descrivere Rossella è quindi un po’ complicato per me. Probabilmente il modo migliore di farlo è dire che la sua è il tipo di voce capace di trasmettere pura energia. In certi casi sembra la sorella maggiore della nostra Lauretta nazionale, in certi altri sembra semplicemente la classica mamma di tutti. È un po’ inesperta, per ora, ma sono certo che sarà una grande sorpresa al momento giusto. Insomma, non so quando ascolterete la sua vera voce, ma quando succederà, credetemi, ve ne accorgerete!

 

Simon. E ultimo, ma non per importanza, Simon. Ci sono pochi modi per descrivere il biondo più conosciuto della Camp ma, se proprio dovessi, direi che è un po’ il nostro Diavolo Custode. Ciò che è sorprendente del suo carattere è la capacità che ha di conoscere tutti e di farsi conoscere da tutti. Si muove nella scuola come se fosse casa sua ed è anche la prima persona che incontrereste se ne varcaste la soglia. Se hai un problema lui lo risolve o, quanto meno, lo allontana da te per un po’. Riconoscerlo in radio è facile, basta seguire la voce che vi suggerisce: “È qui la festa?”.

 

Ecco le persone di cui andrò a scrivervi, di giorno in giorno. Questo sarà un modo per farmi (e farci) compagnia durante questa nostra lunga avventura. Siamo noi, questa è la nostra Camp, e spero di riuscire a raccontarla al meglio. In ogni caso, però, non dimenticate che, più della mia penna, vi diranno le nostre voci in radio, quindi Stay Tuned!