Viva er teatro,dove tutto è finto,
ma niente c'è de farzo e questo è vero
e tu lo sai da prima se s'è tinto,
Otello er moro,oppuramente è nero,
nessun attore vero,vo' fa crede
spignenno forte sull'intonazione,
che è tutto vero quello che se vede,
lui vole fa' capi' che è na finzione,
se je tocca morì sopra le scene
è vero che nun more veramente,
senno' che morirebbe cosi' bene?
capisci si com'è? Famme er piacere,
se morisse de morte veramente,
nun potrebbe morì tutte le sere.
Cominciamo il nostro viaggio nel mondo del Teatro. Per la prima tappa, ho preso in prestito questo sonetto di Trilussa, per parlarvi di un quesito che in molti si pongono: Ma gli attori fingono?
Bè sicuramente il teatro è una finzione, in questo sonetto però si parla di una finzione onesta, quella dell'attore appunto.
E' onesta perchè in scena non è l'attore a dover essere vero bensì il personaggio.
Come dice il sonetto, se all'attore in scena dovesse essere richiesto di morire è perchè il personaggio che lo richiede e a quel punto sarà l'interpretazione a dover essere vera affinchè il pubblico possa credere che quell'uomo sia davvero morto in quel momento.
Il più bel complimento alla fine di uno spettacolo, per me, non è tanto sentirsi dire: <Bravo hai recitato bene> ma <Bravo TI HO CREDUTO!!>
Per concludere ascoltate cosa ne pensa il MAESTRO Gigi Proietti!!