Quel fatidico giorno dell’anno sta arrivando. Non parlo di Natale o Capodanno ma di San Valentino. La festa degli innamorati coinvolge da sempre tante persone, è un modo per celebrare l’amore. Fino a qui tutto bene. Regali, “baci perugina”, chi più ne ha più ne metta. I fidanzati e le fidanzate si affannano per lasciare a bocca aperta il proprio partner organizzando tutto nei minimi dettagli. L’obiettivo è rendere una giornata come tante, speciale. Lo scopo è lasciare il segno nel cuore di qualcuno. Tutte nobili intenzioni fino a che non si scoprono gli altarini. Mi spiego meglio.
Quando due persone che stanno insieme non dovrebbero avere la necessità di una festa comandata per ritagliarsi del tempo per loro.
Ultimamente si tende a risolvere i problemi non parlandone. E’ sicuramente giusto “sdrammatizzare” facendo qualcosa di carino, ad esempio organizzando una cena fuori. L’intoppo sta nel tornare il giorno dopo alla solita “routine” e alle solite discussioni di sempre. Osservando molte coppie, sempre dall’esterno perché sia mai che mi fidanzassi, noto questo tipo di comportamento.
Trascurare la persona che amiamo nella quotidianità è facile se consideriamo la vita frenetica che tutti svolgiamo. Ci sembra quasi un obbligo dare attenzioni a qualcuno che non siamo noi stessi. A mio avviso non c’è niente di più sbagliato. L’altra parte della coppia, in questo caso quella trascurata, se ne accorge! Non serve dare il contentino, i nodi vengono al pettine. La spontaneità paga. Le discussioni vanno portate a termine e poi si può fare pace in qualsiasi modo si voglia. Contrariamente sarebbe un “cane che si morde la coda”, un continuo tornare alle stesse incomprensioni.
La vera vittoria è conquistarsi la fiducia e la stima del partner giorno per giorno.
Una storia d’amore va alimentata con le piccole attenzioni reciproche. I gesti valgono quanto le parole.