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.... Cristina D'Avena....

By Pubblicato Aprile 05, 2019

.... Ciao.

Voglio innanzitutto dirvi che ho trent'anni e mi sento molto vecchio. Non riesco più ad accettare questo mio stato di vecchio, ma ci devo convivere. Inizia la dieta, parla bene davanti alle persone, comportati come si deve, sii schietto ma con riserva, fai le cose per il Domani e soprattutto la parola che odio di più: SISTEMATI!!!

Ho noia, in ogni mia azione, mi scoccio, anche scrivervi ora quello che penso per me è faticoso. La pigrizia è scritta come "Segni Particolari" sulla mia Carta d'Identità, ma lo faccio perché vi voglio bene (e anche perché scrivo veramente poco e dall'alto dei cieli magari arriva un fulmine fastidioso ed essendo pigro, odio ogni tipo di fastidio).

Improvvisamente vi chiederete, da buoni lettori che siete, cosa c'entra tutto questo con il titolo di questo blog?

Ragazzi, ho trent'anni... TRENT'ANNI (scritto in maiuscolo fa più paura, vero?!), quel nome per me è un #mood per usare l'orribile hashtag che personalmente mi stanno antipatici.

Cristina D'Avena, uno stato d'animo che vivo ogni volta che la immagino. Mi ha suonato la colonna sonora dell'infanzia, mi ha svezzato, c'era anche quando mi sono innamorato. C'è stata in tutti i miei pomeriggi ad allietare il mio pomeriggio e farmi anche ballare qualche volta. Era alla fine di ogni mio cartone animato preceduto da ogni compito per casa assegnato dalle maestre e, qualche volta, l'ascoltavo anche mentre facevo i compiti mentre iniziava il mio Batman.

Alle medie era ancora presente, quegli anni l'ho ascoltata ancora di più, lo studio non m'apparteneva ne tanto meno avevo voglia di studiare cose complicate, meglio cantare "Siamo Fatti così" oppure "Rossana".

Al liceo l'ho ascoltata di meno, iniziavano gli impegni importanti, era il periodo delle prime uscite serie, dove ci si doveva dare un tono tra i "Giovani" e dovevo essere Figo e non più pischello, e quindi aprii la gabbia e misi il mio piccolo un po' a riposo, ma lui continuava a cantare la mitica voce D'Avena.

Man mano cresco, continuo la mia vita, faccio danni, guai impressionanti con me stesso, con le persone che amo, con le cose che mi circondano e faccio vincere sempre la mia testardaggine che voleva assolutamente impegnarsi per il sogno della sua vita che sarà sempre lì, assolutamente pronto e caparbio nel raggiungerlo.

Intanto si continua.

Il 5 Marzo, lo so, vi ho disintegrato gli apparati genitali nel dirvelo, ma ritorno solo all'apice di questo blog: ho ufficialmente compiuto 30 anni (sta volta ve lo scrivo con il numero, così vi rendete conto che il 3, numero perfetto per il mondo, ha preso ormai il sopravvento sul mio tempo) e l'ho fatto vestito da Batman.

In questi giorni, dopo quasi un mese, mi sono ritrovato ad ascoltarla, Cristina intendo, con uno dei suoi album con i duetti, eh... Ragazzi, la gabbia è praticamente scoppiata creando un foro enorme, il piccolo marmocchio che alle 14 di ogni pomeriggio fino alle 19 guardava i cartoni animati preceduti da quella voce impressionante e Potentissima come una bomba atomica è uscito, non ce l'ha fatta a rimanere chiuso lì, si è rivelato in Lacrime profonde, Singhiozzi, Risate Imbecilli (perché ridere urlando come un pazzo si può solo dire così) e Ricordi.

ha vinto lui, il piccolo che è in me ha acceso quella fiamma che a 30 anni è ancora viva. Non s'invecchia a caso, ho avuto un attacco di Nostalgia.

Voglio tornare a quei giorni spensierati con mamma che mi preparava la merendina con la cioccolata;

voglio tornare a quei giorni dove ogni cosa era leggera come un palloncino ad elio;

voglio tornare a giocare con i miei Action Man che, fortunatamente e lo ringrazio, mio Padre non mi faceva mai mancare con moltissimi sacrifici ma con il giusto modo di "Aspettare" quello che volevo;

voglio tornare a giocare con mio fratello con i "pupazzetti" a calcio e vincere sempre;

voglio tornare in quegli anni di assoluta spensieratezza, pieni di "Attimi di Dimenticanza"... Pieni di Felicità...

Cristina, non leggerai mai il mio blog, non sarai mai lì a leggere queste sciocchezze che ho vissuto durante la mia fanciullezza;

ma voglio ringraziarti: con la tua voce mi hai fatto rivivere il viaggio più importante della mia vita, sei riuscita a liberare quel pargolo spensierato che c'era e che per colpa della gabbia composta da Impegni, Limitazioni, Doveri e Fatica era solamente in letargo per tanti anni.

Sei la mamma che ha cantato i miei pomeriggi come la mia dolcissima Mamma che mi cantava la ninna nanna di notte, tu però mi facevi divertire e non dormire, e questo è anche meraviglioso.

Non ho altro da dire, non posso che aggiungere solamente una parola, quella che racchiude il motivo di questo blog estremamente lungo: Grazie Cristina D'Avena!!!!

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