La Mela
Osserva la mia borsa ..sembra interessante ..poi corre via..
ma ritorna, agitando le mani.. non le ferma mai, come il suo sguardo sempre sfuggente, lo lascio fare!
Ritorna dalla mia borsa, ma non gli interessa quello che c'è dentro, non è curioso di conoscere i miei giochi.. sono quei birilloni colorati che hanno qualcosa di veramente interessante ..! ne sfila uno, lo porta a se e come uno scienziato ne studia i particolari; ecco lui è attratto da particolari che non si notano, a cui nessun bambino presterebbe attenzione, le rigature che coprono la circonferenza di quel birillo rosso sono estremamente interessanti e lo passa in rassegna davanti agli occhi da un estremità all'altra, come stesse scannerizzando quell'immagine ..sorride..
Bene quel birillo sarà il nostro primo ponte
“Andrea ciao, io sono Federica, posso giocare anche io con te?? " non mi degna neanche di un colpo d'occhio.
" io sono bravissima a bowling ..e tu? Mi ignora"..continua a passare in rassegna ,davanti al suo viso, lo stesso birillo rosso senza sosta..
non mi arrendo : " ora li sistemo e ti sfido! e il primo a cadere sarà proprio questo ! ", gli sfilo la sua attrazione dalle manine ..mi fissa stupito e serio..
devo approfittare del momento, la sua attenzione è su di me, non posso sbagliare !!! posiziono glia altri birilli a piramide , lui mi segue, prendo la palla e gliela passo, continua a volere il birillo rosso..
" Ciao sono Federica , vuoi giocare con me ?" ..ci riprovo ..
"Ciao Andrea.. sono qui!!! " sventolo il birillo rosso , è infastidito, non vuole uscire dalla sua dimensione per una stupida partita al bowling ,chissà quante cose fantastiche succedono dietro quello sguardo profondo..
ma io da sola non voglio giocare, e sono in vantaggio perché gli ho rubato il birillo.. mi guarda, sospira .."ciao!"
ho vinto io!!! e lui merita il suo premio , ma inaspettatamente ripone il tanto agognato oggetto davanti alla mia piramide, si siede, mi tira la maglia e mi passa la palla ..la lancio e lui batte le mani ..
"te l'avevo detto che ero brava !!!", si alza, inizia a svolazzare per la stanza,
" hey la farfalla qui sono io, vedi, io ho le ali" lui si ferma dietro di me mi accarezza le alette "Ciao Faffalla!"..
Come ogni primo incontro con un bimbo nuovo ero in fibrillazione, la solita borsa da Mary Poppins che trasbordava di ogni tipo di attrazione, le ali e la coroncina da fata per portare con me, in un mondo incantato, le mie piccole pesti;
ma questa volta in un altra dimensione mi ci ha portato lui...
Bussai alla porta di casa un po' emozionata ma pronta a tutto.. ad aspettarmi trovai un nanetto tornito e paffuto ancor più emozionato di me che saltellava e svolazzava agitando le manine come per voler provare a volare..
"La farfalla la farfalla!!!!" e sorrideva con delle fossette irresistibili passando in rassegna prima me e poi la sua mamma.
Ecco aveva già deciso di cambiarmi i connotati non ero più una magica fatina ..ero una Farfalla !!!
Ad accogliermi alla porta c'era , con lui, la sua mamma, un donna bellissima con il sole intero nello sguardo, solo se rivolto al suo piccolo principe..
lei con poche battute mi mise al corrente subito di quella che era la situazione reale..
e non mi parlava di un bambino confuso, né del solito pupo viziato e legato alla gonna della mamma..
Andrea non ha ancora una diagnosi certa ,è ancora troppo piccolo con i suoi due anni e mezzo di infinita dolcezza, ma si parla di AUTISMO..ASPERGER...paroloni grandi che dovrebbero fare paura e scoraggiare.. lei continua impetuosa : " Ho già provato con altre baby sitter, a lui serve di interagire con qualcuno che non sia io, ma si sono arrese dopo svariati tentativi, perché Andrea non ti degna neanche di uno sguardo , non parla ..
Fui pervasa da uno strano senso di protezione e orgoglio, non avevo alcuna esperienza con quei paroloni , ma lo vedevo li e non mi sembrava così distante come me lo stava presentando lei.
Decisi che non sarebbe stata quella pallina di morbidezza con lo sguardo assente e le ciglia lunghissime , a farmi riconoscere dei limiti inaspettati!!!
E mentre io decidevo che saremmo diventati amici ,lui era già li , a studiare assorto i particolari della mia borsa magica.
Oggi ha inizio il nostro viaggio sull’isola che non c’è, l’isola dei bambini, quelli sperduti, quelli che credono nelle fate, loro che vivono di fantasia ed immaginazione.
La mia avventura nel mondo incantato dei bambini ha origine in quello che doveva essere un lavoretto part time, conciliabile con gli impegni universitari e la mia grande passione:la danza .
Iniziai per gioco e per caso a collaborare con una agenzia che aveva la caratteristica di portare un po' di magia a casa dei suoi piccoli e super esigenti clienti, cosi non ero più la solita baby sitter noiosa ed annoiata ma una fata con tanto di ali e bacchetta magica!
Ho conosciuto tanti bambini e ognuno di loro mi ha portato per un pò a spasso per la propria fantasia ,ho giocato con bambole bellissime e mostriciattoli disgustosi, ho ritrovato quelle verità che appartengono all'infanzia.. i bambini sono una fonte inesauribile di crescita ..
uno di loro mi ha stravolta e cambiata nel profondo ..
tutto iniziò con la solita telefonata di presentazione :
"È un bambino di quasi tre anni, non parla ancora e non si relaziona con nessuno perché ha un legame morboso con la mamma....
te la senti ? “
Queste le prime parole su Andrea, il bambino con più mondo dentro che fuori ..
" Si me la sento... troverò il modo di attirare la sua attenzione, dopotutto è solo un bambino !"
....Eh no ! Andrea non è solo un bambino, è il mio passo nel vuoto, un viaggio, una continua scoperta, una lotta, uno sguardo assente e profondo da annegarci dentro, è vita ! quella vera che si misura passo dopo passo, conquista dopo conquista, è l'arcobaleno intero ma posizionato ben diritto, altrimenti gli da fastidio... è emozione, stupore e crescita, la sua, insieme alla mia.