La Mela
Dopo uno dei nostri tipici pomeriggi di gioco tra un capriccio e un passo avanti , cercando di rendere sempre diverse le nostre attività la mamma di Andrea mi chiede di trattenermi a fare due chiacchiere con lei , è stanca e un po’ provata ..
Mi cambio dai miei abiti da farfalla e mi siedo con lei nel salone di casa ,
“ è una cosa un po’ delicata non voglio che per ora, Andrea ci senta “
Il suo tono di voce mi inquieta, di solito è una donna solare ed energica come se niente riesca a toccarla davvero ,
“ va bene dimmi pure c’è qualcosa che non va ?”
Mi sorride ..
“ no , è solo una cosa che non ci aspettavamo, : sono incita e sono due ..”
sbarro gli occhi e le sorrido ,
“ è meraviglioso non sei felice ?” Capisco la sua preoccupazione , Andrea è un bambino che richiede il massimo delle attenzioni dell’impegno e dell’energia .. ma il mio compito è quello di alleviarle il peso e faccio trasparire solo l’entusiasmo che comporta una notizia del genere
“Cosa vuoi che faccia ? “
“Andrea con te sta bene, ma fino ad ora ci sono stata sempre anche io, non lo lascio mai a nessuno ma dovrò fare delle visite e ho bisogno di sapere se te la senti di restare sola con lui “
Mi spiega che Andrea ha con lei un rapporto esclusivo quasi morboso , che dovremo prepararlo a questa novità e fargliela accettare senza che per lui sia un trauma ,
Le rispondo che può stare più che tranquilla , noi due siamo una squadra ormai, ce la caveremo benissimo !
“Grazie Fedi
Se non te la senti di fargli il bagnetto non preoccuparti Andrea ha un brutto rapporto con la vasca .. se puoi avrei bisogno di te almeno tre pomeriggi a settimana e la terapista di Andrea mi ha dato delle indicazioni che se riesci dovrai seguire anche tu ... mi espone un piano di azione che passa dalla stimolazione del linguaggio alle stereotipie , ai momenti di quotidianità che possono essere una pappa un bagno o semplicemente mettere in ordine i giochi ...
“ va bene , staremo bene , io sono un osso duro non ho paura di trovarmi difronte un muro , se può fargli bene posso diventare un generale“
Oggi questa mamma mi ha affidato il suo bene più prezioso , non c’è una cosa che sopporto meno del non essere all’altezza delle situazioni per cui non ho scelta ..
Andrea svolazza per la stanza ci gira intorno poi si avvicina e mi prende la mano
“faffalla a pappa” dovrei andare ..ma ci facciamo prima una ricca merenda quando cerca me mi sento una privilegiata non è facile da spiegare ...
Dopo lo scoglio della prima cena insieme , anche il momento della pappa divenne una nostra abitudine ..
“ abitudine” , questa parola tanto rassicurante per me, per Andrea è veleno , l’abitudine lo estranea, lo allontana da me , da noi ..le novità lo agitano troppo ,
“ha bisogno ogni tanto di qualche scossone nelle sue routine “ mi ha detto la sua mamma ,
“ma che non sia eccessivamente forte perché altrimenti Andrea entra in uno stato di frustrazione e incominciano le stereotipie “
Lei ormai si fida di me e confida molto nel rapporto speciale che si sta instaurando tra me e il suo gioiello più prezioso ,
Le domando esattamente cosa siano queste stereotipie , lei mi spiega che sono i suoi movimenti ripetitivi, quel suo muggito quando si innervosisce, quel gesto che fa di mordersi l'indice ogni volta che è troppo contento o troppo arrabbiato, .. sono il suo modo di esprimere emozioni.. e i suoi terapisti le hanno spiegato che bisogna interrompergliele cercando di tranquillizzarlo o ignorarlo completamente quando le sue stereotipie sono eccessive.
Lei vuole che io sappia, ma me ne parla con imbarazzo..
mi soffermo a pensare quanto dolore ci sia nel quotidiano di questa mamma ..
come mio solito cerco di non mostrarle nessun segno di cedimento e mostro più padronanza della situazione di quanta io ne abbia , queste cose descritte sembrano dei giganti sputa fuoco imbattibili ma tutto sommato stiamo parlando di un bimbo , e per me è assolutamente fantastico in tutte le sue piccole stranezze !
Andrea si diverte a giocare con le macchinine, le mette in fila per colori , io glie le stravolgo , si arrabbia e inizia il muggito ..
“ sei una mucca ? Ah ho capito.. sei una mucca non sei un bambino”
Inizia a svolazzare le mani e a camminare su e giù per la stanza , poi si ferma
“ no mucca, sono Andrea “ ha smesso di fare quel verso, di tentare di prendere il volo con le manine e sta comunicando con me..
il mostro a tre teste per oggi torna a casa sconfitto .
I nostri incontri iniziano dopo qualche settimana a prendere la giusta piega , Andrea mi aspetta entusiasta per giocare insieme o almeno per farmi credere che lo voglia fare, lui sa che io sono la sua amica Farfalla e anche che ho la testa più dura della sua...
La sua mamma per i primi tempi non ha preteso che andassimo oltre le attività di gioco : niente bagnetti pappe ecc ecc ,credo che voglia tutelarmi da qualcosa che crede io non sia ancora in grado di gestire...non è tutto semplice come giocare con lui...
io però la penso diversamente e decido che è il momento di fare un ulteriore passo in avanti , Andrea mi ha riconosciuta pian piano come sua compagna di gioco , è ora che mi riconosca anche come un "adulto di tutto rispetto".
Questo pomeriggio mi sento particolarmente intraprendente e propongo alla sua mamma di occuparmi personalmente della cena :
" oggi preparo io la pappa ad Andrea!",
lei mi guarda un po' perplessa , mi chiede se sono sicura e mi sottolinea che non è cosi semplice ,lui mangia poche cose, non è sicura che con me vorrà mangiarle e ci sono delle particolari problematiche che prima dovrebbe spiegarmi...
come sono ormai abituata a fare , non mi scompongo minimamente difronte a tutte questo preambolo e rispondo con un secco "non c'è problema!"
Lei mi sorride, forse inizia a capire come sono fatta e sa che non avrei accettato un no.
Si alza e mi accompagna verso la cucina dove mi mostra il posizionamento dei vari utensili.. poi parte con l'elenco delle famose problematiche di cui mi aveva parlato:
"Andrea mangia pochissimi alimenti ,è selettivo con il cibo.. seleziona per colore, forma e stato; per lui il cibo verde non è commestibile, accetta a mala pena il pomodoro ,va ghiotto di formaggino e mangia volentieri la frittata, i primi piatti in generale sono un po' difficili da mandare giù, meglio partire con qualcosa che accetta !"
"ok partiremo con una semplice frittata" interrompo io...
lei riprende un po imbarazzata dicendo che però dovrò servirgliela tagliata a quadratini regolari quanto più possibile, non deve essere sbriciolata o scomposta, altrimenti potrebbe disturbare il suo ordine mentale e decidere di digiunare...questo mi stranisce ,
ritengo che questi atteggiamenti non vadano assecondati, questo paranoico ordine geometrico che Andrea applica in tutti gli aspetti dal gioco alla pappa va stravolto!
ma non è ancora il momento , non deve essere un trauma la pappa con me..
preparo il mio piano d'attacco insieme alla sua regolarissima frittatina e aspetto..
Mi aspetta puntuale alla porta, alle due in punto .. come se il suono del citofono gli annunciasse che sono proprio io :"la Farfalla" che è tornata a giocare con lui, piantona l'ingresso fino a quando mi vede entrare con le mie alette luccicanti ..mi gira intorno svolazzando con le braccia ,ma oggi ha qualcosa di diverso : la testa è abbassata, lo sguardo rivolto a terra ,svolazza perché è abituato a fare cosi ma non c'è ,e forse non vorrebbe che ci fossi neanche io .
"Ciao Andrea come va? come stai???".. svolazza intonando, nervoso, un verso come un muggito ,non mi guarda e chiaramente non mi risponde ;
interviene la mamma, mi dice che oggi è una giornata no, Andrea è assente e nervoso..
ecco e adesso??? io cosa faccio?
inizio ad essere preoccupata , lo guardo lui continua con quel verso ,prendo fiato e ripeto imperterrita le mie domande, come se non mi fossi resa conto di nulla, come se lui fosse difronte a me predisposto all'ascolto e magari perché no a rispondermi..ma lui non lo farà ...
faccio come fanno i bambini quando hanno paura : chiudo gli occhi cosi il mostro non mi può vedere!!!
oggi c'è l uomo nero con me e il mio piccolo principe, mi toccherà inventarmi qualcosa per coinvolgere anche lui nelle nostre attività.
Mi vado a cambiare e nel frattempo penso ... cos’è che potrebbe allontanare da noi due quel ombra ... ma certo !!! Il sole !!
Ritorno nella stanza dei giochi scavo nella mia borsa e tirò fuori una busta con dei palloncini colorati e delle bolle di sapone ..
“Andrea scegli!” , fissa le mie mani ma non fa altro che svolazzare ,
“ Andrea scegli! Bolle o palloncini , non posso stare tutto il giorno così “
il mio tono è diventato severo e lui si ferma per qualche secondo mi strappa le bolle dalle mani e tenta di aprirle ,
“ no! se ci vuoi giocare, ci giochiamo insieme “
Mi da le bolle e fa per soffiare
Giochiamo insieme , ma oggi le sue fate sono più interessanti , è una giornata no! La prossima volta andrà meglio .