Una volta a settimana vorrei trattare con voi una rubrica volta a risolvere delle curiosità che da sempre ci incuriosiscono!
Dal momento che la fantasia è il mio punto forte la chiameremo: "LO SAPETE CHE?"
Quindi... LO SAPETE CHE?
C'è un motivo se quando, da piccoli, non riuscivamo a dormire ci dicevano "conta le pecorelle!"?
Per saperne di più dobbiamo tornare indietro al 1200!
Infatti, ne "il Novellino", una raccolta di piccole storie toscane, si narra la vicenda di Ezzelino da Romano, signore di alcune terre attorno Treviso.
A causa del suo caratteraccio Ezzelino soffriva di insonnia, quindi per distrarsi assunse un cantastorie.
Quel poveretto del cantastorie però, dopo qualche tempo, non riusciva più a sostenere tutte quelle ore senza riposo e allora escogitò uno stratagemma. Raccontò di un pastore che, dovendo far attraversare un fiume al suo gregge, aveva solo una barchetta, in grado di reggere il peso di una sola pecora alla volta.
Contando le pecorelle, a un certo punto, il cantastorie chiuse gli occhi. Ezzelino, gli ordinò allora di andare avanti, ma il cantastorie ribatté: «Sire, dobbiamo prima farle passare tutte! Si immagini la scena nella mente...» Ezzelino a quel punto, si fece una bella risata e lo lasciò dormire.
Ecco! Ora anche voi siete a conoscenza di questa notizia che non vi cambia affatto la vita!
In ogni caso è bene sapere che questo non è un buon metodo per addormentarsi, è infatti molto meglio ascoltare rumori come le onde del mare, il cinguettio di uccelli e altri suoni naturali...
Bene! Vi sentite più completi ora? Non oso immaginare quanto... ah e se stanotte non riuscite a dormire pensate a quel poveretto del cantastorie!