Finito il nostro primo pomeriggio di gioco, mi cambio e mi preparo per andare via, prima mi intrattengo qualche minuto con la mamma di Andrea che pare non voglia lasciarmi andare , è sorpresa e sollevata..
allora non è così drammatico per noi ,da " qui fuori" interagire con il suo piccolo principe! mi chiede cosa ne penso, è preoccupata che le dica che non so cosa fare con lui, che mi lamenti o le confidi che Andrea non mi ha guardata mai negli occhi, che ho passato la maggior parte del tempo a chiamarlo e a cercare modi per attirare la sua attenzione, che fa strani movimenti con le mani e alterna il silenzio più assordante ad una insistente lania.. che non me la sento di tornare ancora.
Questa donna ha sentito già troppe volte, per quanto possa sopportare una mamma ,parole cosi ovvie e dolorose e io invece non vedo l'ora di tornare !
"Ci siamo trovati bene, abbiamo giocato un po' e qualche volta mi ha guardata dritta negli occhi, ci siamo allenati sui versi degli animali ..abbiamo grandi probabilità di diventare amici , ma dobbiamo conoscerci meglio",
le sorrido, cerco con poche parole di rasserenarla, io non sono una che si dilunga in chiacchiere e moine ma qui si tratta solo di vedere il bicchiere mezzo pieno!
d'altronde non è stato poi così drammatico come l'aveva prospettata lei, e io in ogni suo sguardo concesso e in ogni gesto rivolto a me, ho visto una vittoria personale, sono sensazioni che non ti stanchi mai di rincorrere.
"Io vado , ci vediamo presto Andrea"
lui corre dalla sua stanza all'ingresso della casa, con le sua manine alate svolazza intorno a me,
"Andrea saluta Federica!.. sta andando a casa.. Andrea dici ciao a Federica"...
ci pensa ..sorride...
"Ciao Faffalla"....