Dopo il mio primo incontro con Andrea e la telefonata in cui l'agenzia mi comunicava che ero la sua FATA SCELTA, iniziò un percorso, che non è ancora terminato...
focalizzai la mia attenzione sulla ricerca di attività, giochi e modi per attirare "fuori" quel bimbo speciale, si era smosso qualcosa in me, quello non era più il lavoretto saltuario per sorreggere le mie spese, era un obiettivo, una sfida..
avevo iniziato un gioco con Andrea e nessuno ancora se ne era accorto, il nostro "tiro alla fune" tra il mondo fatata dentro la sua testa e quello fuori, tra quello spettro autistico e la nostra voglia di conviverci senza subirlo, dove l'unica forza che potevamo utilizzare per vincere, era la forza di volontà... la mia e la sua insieme , che detto tra noi abbiamo scoperto di essere una potenza imbattibile!!!
Ormai il nostro appuntamento del sabato è fisso, Andrea mi aspetta al solito orario per vedermi arrivare con le mie ali e la mia coroncina..
"Solito" per lui è una parola rassicurante, in realtà non so neanche se ne conosca il significato, ma tutto ciò che si ripete, che diventa routine per lui è piacevole, o meglio le novità non lo sono affatto! anzi lo mandano in ansia, in delirio, gli creano uno stato di confusione che lo fa chiudere in se stesso.
Andrea vorrebbe vedere sempre le stesse persone, fare sempre le stesse cose, indossare sempre abiti simili e mangiare sempre cose uguali.
Io per lui sono ancora una novità , fino ad ora non aveva accettato di giocare con nessun altro che non fosse la sua mamma, sta aggiungendo me alla sua lista di "cose sicure", ma è meglio che non si abitui troppo non ho alcuna intenzione di diventare una routine..
E' bello essere accolta con piacere, ma il mio obiettivo resta quello di portare Andrea fuori dal suo mondo fatato, e l'incantesimo delle sue guanciotte sorridenti non può sortire effetto su di me !!!