Dopo settimane di attesa e di preparativi, è finalmente arrivato il giorno tanto atteso , è un giorno speciale, è il compleanno di Andrea !
Per giorni ci siamo adoperate ad organizzare tutto nei minimi dettagli: ogni angolo della casa, anche il più remoto, è addobbato a festa con ghirlande e palloncini , tutti i piani d appoggio della cucina e del salone sono gremiti di ogni genere di prelibatezza , la mamma di Andrea è una cuoca eccezionale ed essendo di origini brasiliane, conosce delle ricette buonissime di dolci che il suo piccolo principe adora .
Per giorni ci siamo adoperate nella distribuzione degli inviti a tutti gli amichetti di classe e del centro dove Andrea fa terapia , lei vuole che sia una festa alla portata di tutti, anche di chi, come il suo piccolo principe solitamente non partecipa, ha chiesto che non ci siano giochi molto caotici, che non si alzi la voce e soprattutto, che io sia accompagnata da qualcuno che si occupi del resto degli invitati, perché teme che il festeggiato non partecipi a nessuna delle attività in previsione, solitamente la confusione lo innervosisce e lo deconcentra .
Ho chiesto ad una delle amiche più fidate che ho di accompagnarmi in questa avventura , la mia amica Chiara ha già esperienza con le disabilità e non si lascerà intimorire da nulla.
Ho una valigia piena di giochi di ogni genere, dal face painting alle bolle di sapone, dai disegni da colorare ai birilli per il bowling, dai palloncini manipolabili ai trucchi di magia, siamo pronte a fronteggiare un esercito di folletti in festa !
Per l’occasione sono arrivati in città anche i nonni materni direttamente dal Brasile e sono adorabili!!!!
Sprigionano gioia di vivere e amore infinito verso questo nipote tanto atteso e così difficile da capire , Andrea li cerca, li abbraccia, li riconosce come un porto sicuro , oggi non manca nulla perché sia felice.
Scocca l’ora “x” e la mamma di Andrea è in fibrillazione, teme che qualcosa vada storto,che lui reagisca male alla confusione, che gli invitati assistano alle sue stereotipie da emozione,
“ andrà bene ! È una festa ci divertiremo !”
Mi guarda un po’ perplessa ..
A piccoli gruppetti iniziano ad arrivare gli invitati , Andrea li accoglie saltellando e svolazzando con le manine , è felice!
Iniziamo subito a giocare al bowling e lui a sorpresa di tutti decide di partecipare, certo, dobbiamo seguirlo ogni tanto richiamarlo ma sta giocando con i suoi amici e per noi è una immensa vittoria, alla sua mamma brillano gli occhi, a me scoppia il cuore !
Arriva il momento della merenda e ci sediamo tutti in cerchio: una bimbetta bionda e riccioluta lo invita a sedersi accanto a lei , lui la ignora .. lei si alza, porta con se il suo piattino e si mette affianco a lui , Andrea la guarda e la abbraccia forte... fanno merenda tutti insieme , noi non ce lo aspettavamo, ma tutti i bimbi invitati lo cercano, lo coinvolgono e gli vogliono bene, Andrea è la mascotte della classe, i bambini non lo trattano in modo
“diverso”, abbiamo tanto da imparare da loro!! Questa esperienza ci ha insegnato una bella lezione .
La festa finisce con lo stesso entusiasmo con cui è iniziata , è stato un successo, siamo tutti esausti ma tanto tanto felici!