Questa settimana abbiamo tanto lavoro da fare, dopo un lungo colloquio con il terapista di Andrea, ho deciso di procedere per obiettivi , dobbiamo iniziare a lavorare sulle autonomie : quelle cose che agli altri sembrano semplici e scontate e per noi sono estremamente difficili e fuori dal quotidiano .
Andrea usa ancora il pannolino, perché il bagno lo terrorizza , non fa il bagnetto ma solo la doccia, perché immergersi in vasca è traumatico e non si lava da solo , nemmeno ci prova , non permette che gli si asciughino i capelli, non si veste da solo ... tutto ciò mi inizia ad andare stretto;
È vero che ha delle difficoltà, ma è altrettanto vero che per questo stesso motivo non ci si aspetta nulla da lui e questo è sbagliatissimo.
In questo periodo in cui la sua mamma dovrà stare a riposo, lui è affidato quasi completamente alle mie cure , ed io ho deciso che è ora di iniziare a mostrare di che pasta siamo fatti :
per caso oggi mi dimentico di mettergli il pannolino ... dovrò cambiarlo due milioni di volte, lo so, si arrabbierà tantissimo perché odia sporcarsi , ma sono certa che arriverà a chiedermi di aiutarlo , io lo porterò al bagno e sconfiggeremo il “mostro del wc” ...
Prima di cena, come da copione, bisogna lavarsi, sposto la lancetta dei suoi equilibri e gli porgo la spugna , mi guarda stranito, la prende e la stringe per far venire fuori tutta la schiuma , la osserva, la studia in quei particolari che nota solo lui , poi la avvicina alla bocca e la morde
“ Andrea che fai ? La mangi ? “
Mi guarda infastidito, non credo gli piaccia il sapore del bagnoschiuma , lancia la spugna e inizia con le sue stereotipie : si morde il dito e muggisce ...
“ sei una mucca ? “
Continua a mordersi il dito ..
“ è buono il tuo dito ? Fammi assaggiare “ gli tolgo la mano da bocca e faccio per mangiarla
“ Cecerica non si mangia “
Me lo dice con un tono di monito ..
“ ah scusami, allora non la mangi neanche tu!”
Ha smesso di muggire ,
“ riprendi la spugna e insaponati “
Gli porgo la spugna e lui la prende come se stesse andando al patibolo ..
“ inizia dai piedi poi le gambe e poi il pancione”
Non fa storie e con i suoi soliti movimenti goffi si strofina ben bene ...
Siamo ormai da venti minuti in doccia e direi che per oggi è andata benissimo, lo faccio uscire e gli metto l’accappatoio , gli chiedo di asciugarsi e lui ci prova ..
quando è nelle sue giornate produttive fa dei progressi spaventosi !
Morbido e profumato, esce dal bagno vittorioso e corre dalla mamma a raccontargli tutte le cose che è riuscito a fare da solo , il suo linguaggio è misero ma con la mia collaborazione e un po’ di interpretazione, riesce a farsi capire , è festa grande, sono salti di gioia e abbracci di felicità , il terapista ci ha spiegato di enfatizzare ogni suo piccolo passo in avanti inizialmente, perché mentalizzi i suoi sforzi come qualcosa a cui consegue un momento di felicità .
Si è meritato una ricca cena a base di frittata e pasta al burro ... tutto rigorosamente bianco, altrimenti qualificato come, non commestibile.. per oggi non lavoreremo sul l’alimentazione, ora ha solo diritto a rilassarsi e godersi il momento .
La strada è lunga e anche piuttosto ripida ma noi siamo una squadra fortissima .