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INGREDIENTI per pancake sani e proteici

  • 300g di albume
  • 100g di farina d'avena
  • Vasetto di yogurt greco
  • Banana
  • Ciccolato fondente
  • Cannella
  • Musli/cereali/frutta secca

 

In una boule versare 300g di albume. Montarlo a neve. 

In un altra boule mischiare 70g di yogurt greco con 30g di banana. Unire questa crema con l'albume. 

Inseguito versare 100g di farina d'avena e mescolare il tutto. 

Scaldare una padella. Una volta che è divenuta rovente versare l'impasto lentamente creando forme circolari piene distanti da loro. 

Finito di cuocere l'impasto, unire 100g di yogurt greco con la rimanente banana, un pizzico di cannella, ciccolata fondente oppure Musli o cereali o frutta secca. 

Usare questa crema per accompagnare i pancake spalmandola su di essi! 

 

Un'ottima giornata inizia con un'abbondante e soddisfacemte colazione! 

 

 

 

Notizia di ieri, Amazon ha appena rimosso il divieto che aveva imposto ai venditori terzi sulla piattaforma Amazon Market Place. Di cosa sto parlando? Ebbene, per chi non lo sapesse, il Market Place di Amazon è una piattaforma creata appositamente dall'azienda per permettere a chi lo volesse di vendere i propri prodotti pur essendo un venditore esterno. Fantastico, vero? Beh, si e no dal momento che il Marketplace impediva ai terzi di poter vendere i propri prodotti, oltre che sul Market Place, anche su altri siti minori, magari anche a minor prezzo.  Questo fino alla giornata di ieri nella quale, dicevamo, il noto colosso dell'e-commerce è stato costretto a rimuovere il suddetto limite perché il contraddizione con la Legge Antitrust americana la quale, per quanto potrebbe essere sconosciuta a una buona parte degli europei, è comunque legge e, in quanto tale, ineludibile.

Ma cos'è questa Legge Antitrust? Ebbene quello conosciuto più ufficialmente come Sherman Antitrust Act (dal suo ideatore il senatore  John Sherman) non è altro che la legge made in USA più antica in materia di monopoli e cartelli ideata, appunto, per evitare che un'azienda enorme, come potrebbe essere la stessa Amazon, raggiunga il monopolio di un dato mercato, eliminando di fatto ogni sorta di concorrenza corretta. La morte del mercato libero, insomma, evitata dallo stato che fa della libertà la sua principale bandiera e ragion d'essere.

Ma a questo punto, come sempre mi capita, mi sorgono almeno un paio di domande. Tanto per fare un esempio, è davvero così? O meglio, possiamo davvero affermare che leggi come l'antitrust impediscano realmente il monopolio sui mercati? A sentire le fonti ufficiali male non di certo non fanno, e questo, anche considerando la notizia da cui siamo partiti, è assolutamente vero. Amazon non rispettava la legge antitrust ed è stata obbligata a scendere a più miti consigli. Lieto fine, giusto? Ma, come sempre, le cose sono un po' più complesse di così. Infatti per quanto l'antitrust sia una legge, e come tale vada rispettata, è anche vero che le grandi aziende continuano ad essere schiaccianti rispetto a quelle più modeste e questo, come fu nel caso di Windows nell'era pre-internet, e com'è nel caso della stessa Amazon, è un dato di fatto terribile per chiunque voglia lanciare una propria idea sul mercato. Per quanto, infatti, ora i terzi possano effettivamente decidere di vendere i loro prodotti su siti secondari, dubito che molti di questi tenteranno di utilizzare principalmente una vetrina privilegiata come quella offerta da Amazon che, quindi, non ha tutto sommato dovuto fare una gran concessione e mantiene, di fatto, un quasi monopolio sui nostri acquisti.

A questo punto potreste chiedermi: e a noi cosa importa? Beh, in realtà dipende semplicemente da quanto vogliate essere attenti ad alcuni dettagli. Come detto all'inizio, infatti, la nuova politica di Amazon permetterà ai venditori terzi di vendere i propri prodotti su siti esterni ad Amazon e, quindi, potenzialmente a un prezzo minore. Una buona notizia, mi pare, anche se mi sento in tutta coscienza di raccomandare a chiunque un po' di prudenza. Sito esterno ad Amazon significa anche niente garanzia di Amazon o reso Amazon , significa quindi dover prestare molta più attenzione a cosa si compra e, sopratutto a dove lo si acquista. Quindi, come sempre quando si naviga su internet, occhio a dove finite!

Comunque, per amore delle chiarezza, vorrei non mi fraintendeste, non cerco di dipingere Amazon o le grandi aziende come il male sceso sulla terra, lungi da me arrivare ad un tale livello di teoria del complotto e di mania di persecuzione. Trovo solo curioso leggere, la mattina, notizie nelle quali mi si parla di una qualche svolta del colosso delle vendite on line quando questa "svolta" non è poi tanto epocale. Lo so, probabilmente una notizia così tanto minore rispetto a tante altre non dovrebbe attirare poi più di tanto la mia attenzione ed è anche vero che non sia poi questo grande scandalo, anzi scandalo proprio non è, eppure trovo proprio curioso come ci sia una discrepanza quasi sempre visibile, ma mai evidenziata più di tanto, tra quello che è "giusto" e quello che è "legale", al punto che alcune leggi riescano solo parzialmente o, nel caso peggiore, apparentemente riportare una certa parità all'interno di alcune controversie tra due o più parti.  

Quanti hanno la maledizione di avere una memoria di acciaio e, con essa, la fastidiosa abitudine a trattenere dei brutti ricordi che vorrebbe fossero cancellati per sempre? Molti di noi, credo, non vorrebbero nulla più che annullare qualche ricordo imbarazzante della sua vita legato a questa o a quell'altra persona. Beh, a quanto sembra, questo è qualcosa che, in futuro, potrebbe addirittura essere realizzabile. Secondo uno studio condotto sui ricordi dall'università di Austin, Texas, proprio sui ricordi, sembrerebbe possibile aiutare la rimozione di alcuni ricordi dalla memoria di soggetti umani. Un'idea apparentemente fantascientifica, degna di un romanzo o di una fan fiction, eppure secondo Tracy Wang, autrice dello studio, attraverso una tecnica di neuroimaging (processo attraverso il quale si può "mappare" l'attività di alcune zone del cervello in relazione a specifiche funzioni), si può comprendere il processo attraverso il quale ciascuno di noi riesce a rimuovere i ricordi e, quindi, in futuro poter arrivare forzare questo processo, aiutando di fatto gli uomini a dimenticare ciò che vorrebbero non rimanesse nel loro cervello. Com'è intuibile, dallo studio emerge che è molto più difficile dimenticare ricordi che portano con se un forte carico emozionale ma, differentemente da come potremmo pensare, sforzarsi troppo di dimenticare qualcosa ci porterà a rafforzare ancora di più il ricordo che vorremmo rimuovere. In ogni caso, a quanto pare, siamo sulla buona strada per comprendere un altro piccolo frammento dei processi che attraversano il nostro cervello e, realisticamente, riuscire persino a controllarlo.

Una notizia controversa, sicuramente, ma anche una notizia che ci ricorda qualcosa, se scaviamo un po' nella nostra memoria. No? Lasciate che vi rinfreschi la memoria. Siamo nel 2004, in America, e un tale Joel "Joe" Barish incontra per caso una strana ragazza che si presenterà a lui come Clementine e tra loro, com'è fatale, nascerà una lunga storia d'amore che si chiuderà con una dolorosa rottura. Sarà in questo momento che Joel e Clementine, distrutti dal dolore, decideranno di sottoporsi ad un processo pseudo scientifico per rimuovere i ricordi che hanno l'uno dell'altra. Cancellare l'altro\a senza lasciare alcuna traccia di ciò che c'era stato tra loro sembra, dunque, ad entrambi una buona idea, che sarà però gravida di conseguenze. Suona familiare? Beh, credo proprio di si, dal momento che si tratta della trama del film "Se mi Lasci ti Cancello" con protagonisti Jim Carrey Kate Winslett. Un film romantico, a tratti drammatico e certamente carico di una certa profondità e che porta ad una riflessione rispetto all'importanza dei nostri ricordi, sopratutto quelli brutti o dolorosi, in quanto comunque costitutivi di quella che è la nostra identità, portandoci a chiederci cosa sarebbe di noi se davvero potessimo cancellare qualcuno dalla nostra vita in maniera definitiva. 

Ovviamente siamo lontani da un risultato di questo tipo, ma permettetemi un piccolo volo di fantasia e immaginiamo per un secondo che fosse possibile. Indipendentemente dal fatto che sarebbe terrificante l'idea che qualcuno, a cui magari abbiamo fatto qualche torto senza volere, potesse semplicemente cancellarci e fare come se non fossimo mai esistiti, pensare al fatto di poter cancellare uno o più ricordi senza colpo ferire provocherebbe, almeno in me, almeno un paio di domande. Innanzi tutto, per quanto banale possa sembrare, cosa cancellare e cosa tenere? Sembra una domanda quasi scontata eppure non mi sentirei di cancellare ogni singolo ricordo brutto della mia vita solo perché doloroso da ricordare in quanto in ogni caso quel ricordo è un qualcosa che condiziona il mio comportamento e, quindi, sia quello che sono con gli altri sia, principalmente, con me stesso. E nel caso decidessi di tenere qualche ricordo brutto, quale scegliere? Sarei davvero capace di decidere quale dei miei ricordi merita di continuare a vivere in me e quale, invece, cancellare per sempre dalla mia memoria? A questo punto, si può ben capire, ciascuno di noi sarebbe chiamato a classificare i propri brutti ricordi, in uno sforzo mnemonico terribile non solo per la quantità di ricordi da esaminare, ma anche per la natura sgradevole di ciascuno di essi, portando a un continuo, dolorosissimo, rimestare in ciò che è stato. A questo punto, mi chiedo, non sarebbe forse meglio evitare questo titanico sforzo e accettare le nostre imperfezioni, persino nei ricordi tanto dolorosi?

Che questa sia, comunque, una scoperta molto interessante e indubbio, in quanto ogni cosa nuova scoperta diventa la porta ad un'infinità di altre scoperte altrettanto utili e gradite da ciascuno di noi e, al di là di voli di fantasia un po' troppo coraggiosi, scoprire il preciso funzionamento di un processo come quello della memoria è sicuramente uno sforzo lodevole e utile. Ma, nonostante ciò, com'è sempre mia abitudine fare, invito ciascuno a riflettere, anche con assurdi voli pindarici, su ciò che potrebbero essere le conseguenze di scoperte così interessanti se non pensate nella maniera giusta. Detto ciò vorrei lasciare ciascun lettore con una domanda, che mi piacerebbe ognuno rivolgesse a sé stesso: vale davvero la pena obliare quello che siamo, non solo nei ricordi, ma anche più in generale, nella vita di tutti i giorni? Per quel che mi riguarda eviterei volentieri quest'effetto "Se mi Lasci ti Cancello" perché non vorrei che, cercando di cancellare tutti coloro che mi hanno fatto del male, io finissi per cancellare, un pezzetto per volta, anche me stesso.

Cenerentola, carrozza e Principe azzurro sono solo un vecchio ricordo? Sembrerebbe proprio di si. I modi da "duro" hanno sempre destato interesse. Il "cattivo ragazzo" ha sempre avuto il suo fascino. C'è però una differenza enorme rispetto al passato. Sembra che ormai gli unici ad avere successo siano I "bad boys", non più in minoranza. Se prima si conquistava una ragazza con la cavalleria, oggi basta trattarla con sufficienza. Sia chiaro questo discorso non vale per tutte ma per molte.
Credo che dopo la trilogia di 50 sfumature di grigio sia quasi nata la moda della "donna oggetto" . Passatemi il termine. Christian Gray ama Anastasia Steel ma non per questo la tratta bene. Lei spesso si vede messa alle strette e sottomessa e il solo pensiero che non può avere libero arbitrio sulla sua vita le fa desiderare quell'uomo ancora di più.
Questo è quello che succede spesso nella nostra mente quando ci troviamo in situazioni simili. Bene ragazze, io per prima sono rimasta affascinata dal personaggio di Mr.Gray ma non dimentichiamoci che quell'uomo soffre di una patologia psicologica che lo spinge a trattare le donne in quel modo. Va bene tutto, l'essere dominate, trattate in modo duro in determinate situazioni, ma a tutto c'è un limite. Siamo in un periodo in cui una persona romantica viene presa in giro e vista quasi come un'entità aliena. Questo non dovrebbe accadere. Non sono una persona particolarmente romantica e credo che non possiamo ancora far fede al Medioevo con le dame e i loro cavalieri. Questo non vuol dire che non apprezzi modi gentili e galanti qualche volta. In fondo tutte cercano l'uomo rude ma desiderano essere corteggiate.
Un ultimo consiglio per i ragazzi. Se non siete dei "duri" non fingete di esserlo perchè si vede. In quel caso se tentate di adescare qualcuna otterrete l'effetto contrario. Siate voi stessi e non abbiate paura di essere "fuori moda".
Fatemi sapere cosa ne pensate sull'argomento, aspetto i vostri commenti.
Besitossssssss

Che tedio l'attesa!

By Marzo 07, 2019

Attendo con ansia che tutto questa finisca!

Lo avremo detto almeno una volta nella nostra vita annoiandoci nel fare qualcosa.
Che tedio aspettare che accada!

Ma quando ci rende felici aspettare?
Quando quella cosa ci emoziona positivamente?
Poi arriva, e dopo cosa rimane? 
Che tedio quando finisce!

La nostra lunga e prosperosa vita (auguro a tutti che lo sia) è costellata di attese; che siano piacevoli o non, esse danno un senso in più al passare del tempo, sono come le spezie in un piatto, lo rendono più godibile, oppure, immangiabile!
D'altronde la vita non è un'intera attesa? 
Noi tutti non aspettiamo il lento declino degli eventi? 
Non vorrei essere pessimista, anzi ricordo che qualcuno ha scritto che attendere il piacere è il vero piacere... Se non sbaglio si chiamava Giacomo, il cognome, forse, Leopardi. 

Ma che ne so io? 
So solo che mi sto annoiando! 
Questa attesa mi ucciderà!

.... Ciao, oggi mi sento stanco! 

Sarà la vecchiaia giunta a me oppure sarà quel non Voler fare nulla che m'invade, ma oggi è così.

Spesso però ci lamentiamo, forse troppo, forse poco, forse sempre, sta di fatto che ci lamentiamo perché ci sentiamo NON IN GRADO oppure non ATTIVI nel poter fare qualcosa.

Avvolti da una grande Noia oppure una grandissima non Volontà, siamo sempre lì a lamentarci. Volevo proprio parlare del lamentarsi, ma perché? Perché ci lamentiamo sempre???

Eppure abbiamo tutte le armi per non Lamentarci, forza fisica, forza mentale, forza di Volontà.

Siate VOLENTEROSI, siate in grado di VOLERLE le cose, di Voler portare a se quel traguardo, di Voler raggiungere la cima con tutte le vostre forze e con tutte le vostre Idee soprattutto.

Ma se non Volete non Potete. Perché Volere è Potere... Ma io mi sento stanco... Quindi non Posso....

Ciao amici di Radio Camp.

Ragazzi oggi voglio esordire così: Tutto il mondo è cinese!!!! Fateci caso camminando per strada quanti negozi di cinesi incontriamo e soprattutto se ci dovessimo entrare quanti italiani lavorano per loro?

Per non parlare degli imprenditori cinesi che comprano squadre di calcio oppure sempre restando in tema calcio è sempre maggiore il numero di calciatori che si trasferisce in Cina per avere ingaggi faraonici.

Insomma oggi nel nostro programma ci abbiamo scherzato su ma bisogna davvero prendere esempio dai cinesi secondo me perchè sono davvero avanti.

E allora rimbocchiamoci le maniche e imparaiamo proprio da loro.

Condividete l'hastag del giorno: #cinesità

 

 

Avete mai pensato a quanto possono ferire le parole? Secondo me non tanto spesso.
Vi dico questo perchè sempre più persone le usano senza alcun tipo di riflessione.
Lo so, da me non ci aspetta un discorso del genere, andiamo per gradi.
Sono una persona estremamente giocherellona, per nulla permalosa, con me si può parlare di tutto, su per giù. Ho scelto di affrontare il discorso in prima persona proprio per queste mie determinate caratteristiche. Immagino una persona opposta, più fragile, che viene derisa per qualche motivo e provo a mettermi nei suoi panni.
Quando usiamo determinati termini, anche in maniera scherzosa, non sappiamo chi c'è dall'altro lato. Mi è capitato di vedere reazioni diverse in situazioni che mettevano una persona a disagio e non in tutti i casi è stato bello. Spesso si da per scontato che la persona sia uguale a noi, oppure giudichi allo stesso modo una parola da noi usata. Il problema è che non tutti abbiamo lo stesso trascorso, le medesime esperienze di vita e non sempre siamo in grado di metabolizzare una discussione al meglio. Si, discussione, perchè non mi riferisco solo agli episodi di cyberbullismo o agli scherzetti innocenti a scuola. Le parole hanno un peso, in ogni circostanza.
Sin da piccoli siamo messi a dura prova da situazioni spiacevoli. Putroppo non tutti hanno la capacità di analizzare il proprio interlocutore e stabilire se è il caso o meno di utilizzare parole taglienti.
Che sia in tono scherzoso o in maniera seria ricordiamoci che siamo sempre di fronte ad un essere umano. Sul web ci sono commenti d'odio di ogni tipo, minacce di morte, e chi più ne ha più ne metta.
Ok, va bene che si formi una corazza che ci protegga un minimo da tutto ciò, ma non possiamo diventare dei robot.
Se avete tanta cattiveria o rabbia repressa fatevi 3-4 km di corsa, forse andrà meglio. In caso non funzionasse una doccia fredda e un esame di coscienza sono l'ideale.
Besitos amigossssssssss

.... Ritardi....

By Marzo 06, 2019

.... Ciao, dopo i miei 30 anni trascorsi ad essere batman e a non salvare vite, la mia vita continua ad essere IN RITARDO.

Ma non è del tutto colpa mia, sembra che il tempo acceleri improvvisamente e non riesco a capire come mai le cose vadano così velocemente.

Che poi, pensandoci, anch'io sono abbastanza Lento e non faccio quasi nulla per essere in orario. Ma è più forte di me.

Cosa fate voi per non essere in ritardo? Quante sveglie puntate durante il giorno?

Ditemelo e spiegatemi come fate che ne ho un estremo Bisogno... Fate presto però che altrimenti ritardo... Credo....

Oggi si mangia sano, ma con gusto! 

INGREDIENTI per una persona

1 patata

1 zucchina

2 pomodori ciligino

1 gambo di sedano

2 arance 

200g di petto di pollo

Olio

Sale

Curcuma

Semi di papavero

Mezzo bicchiere di vino

Se si hanno, resti del pollo disossato. 

 

Preparare il brodo con due pomodori ciliegino, mezza patata, mezza zucchina, un gambo di sedano, buccia di arancia e, se si ha a disposizione, l'osso della cosca del pollo e/o  le ali (oppure rest del pollo se lo si ha disossato).

Quindi prendi il petto di pollo, taglialo a dadini, nel mentre, riscalda una padella, preferibilmente antiaderente, se no, versa al suo interno un  cucchiaino d'olio di oliva.

Fai rosolare il pollo e poi versa tanto brodo fino a vedere il pollo completamente sommerso; spolvera un po' di curcuma e sala. Copri la padella, abbassa la fiamma e controlla, ogni tanto, che il brodo si sia ristretto.

Nel frattempo, spremi un paio di arance.

Se il brodo si è un po' ristretto, versa metà succo in padella.

Una volta ristretto l'intero liquido, controlla che il pollo sia cotto:

In caso non lo sia  ancora, versa un paio di cucchiai di brodo e uno di succo d'arancia;

Al contrario, se il pollo è cotto, sfuma con un po' di vino rosso, e successivamente versa, secondo il tuo gusto, uno o due cucchiai di succo. 

Lascia che finisca di evaporare il liquido.

In fine, spegni il fuoco, versa  metà cucchiaino di curcuma e spolvera semi di papavero a tuo piacere, un po' d'olio e manteca (mescola) il tutto.

Il piatto è pronto. 

Puoi decorarlo come più ti aggrada. 

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